Nuclear Blast ”“ 2020

I Primal Fear ritornano con l’etichetta Nuclear Blast dopo ben sei dischi pubblicati con Frontiers Music e ritornano con un nuovo lavoro dal titolo emblematico, ‘Metal Commando’, album numero tredici che registra un cambio nella formazione tedesca, via il batterista Francesco Jovino in favore di Michael Ehrè (Gamma Ray, The Unity). Ecco queste in sostanza le novità  in casa Primal Fear, per il resto ci accingiamo ad ascoltare il solito disco di heavy/power teutonico. In questo caso “solito” non viene usato in modo negativo, ma vuol dire che il sound dei Fear è quello niente di piùniente di meno, HEAVY METAL.
Quando mi approccio alla band tedesca non mi aspetto chissà  quali novità , ma so per certo che l’heavy metal non mancherà  di fondermi le orecchie e darmi una bella sferzata di energia.

I Am Alive’ ci tranquillizza che niente è cambiato in casa Primal Fear, un brano tirato che ha nel ritornello la sua arma migliore, un ritornello di quelli da ricordare.
Il mid tempo di ‘Along Came The Devil’ non mi ha convinto molto, un pezzo che non ha particolari spunti interessanti, molto monolitico ma poco incisivo.
Torniamo a ritmi decisamente piùsostenuti con la power ‘Halo’ e qui i Primal Fear danno il meglio in quello che reputo uno dei loro migliori pezzi degli ultimi anni.
Con ‘Hear Me Calling’ i ragazzacci tedeschi tentano (riuscendoci) di dare un tocco di modernità  al loro sound, e in questo caso la canzone potrebbe piacere ai metallari piùgiovani.
Diciamo che in quanto a fantasia nei riff i Primal Fear non sono tra i primi della classe. ‘The Lost & The Forgotten’ assomiglia e di parecchio a ‘The End Is Near’ (presente nell’album ‘Rulebreaker’ del 2016) almeno per quanto riguarda la parte strumentale e il riffing.
Dopo il macigno che corrisponde al nome di ‘My Name Is Fear’ arriviamo a una ballata acustica, ‘I Will Be Gone’ interpretata da Ralf Scheepers in modo impeccabile, lasciando da parte la sua aggressività  in favore di un cantato molto melodico, del quale ci eravamo un po’ dimenticati ultimamente.
La parte finale del disco risulta essere un po’ altalenante, con un paio di episodi sottotono come ‘Howl Of The Banshee’ e ‘Afterlife’ dove la band tende a ripetersi un po’ troppo (mi riferisco sempre al lato strumentale) e invece convince in pieno ‘Raise Your Fists’ questa volta una traccia che prova ad essere un po’ piùvaria riuscendoci.
Una volta le band heavy metal scrivevano brani lunghi, della durata superiore ai dieci minuti, questa volta i Primal Fear ci provano con ‘Infinity’, tredici minuti, un banco di prova importante.
In questo pezzo troviamo tutte le caratteristiche dei Primal Fear, l’irruenza del power, la melodia che ci riporta ad album come ‘Seven Seals’ e ‘New Religion’, parti veloci e altre piùlente.
Nel complesso la durata mi sembra un po’ eccessiva, probabilmente i Primal Fear non sono la band piùindicata per questo tipo di canzoni, anche se nel complesso la prima parte diciamo fino ai sette minuti e mezzo funziona. Il finale mi è sembrato un po’ troppo prolisso e un po’ fine a se stesso.

Tirando le somme possiamo dire che ‘Metal Commando’ è un album piùche discreto, molto buono nelle parti piùtipicamente power, un po’ meno nei mid tempo, dove ho riscontrato una certa ripetitività  nei riff.
I Primal Fear in definitiva sono questi, nonostante qualche piccolo difetto, sono una band per la quale provo molto affetto e anche se questo nuovo disco non è tra i loro migliori, portano lo stesso a casa un buon risultato.

www.primalfear.de

Tracklist:

1.I Am Alive
2.Along Came The Devil
3.Halo
4.Hear Me Calling
5.The Lost & The Forgotten
6.My Name Is Fear
7.I Will Be Gone
8.Raise Your Fists
9.Howl Of The Banshee
10.Afterlife
11.Infinity

Band:

Ralf Scheepers – voce
Mat Sinner – basso
Magnus Karlsson – chitarra
Alex Beyrodt – chitarra
Tom Naumann – chitarra
Michael Ehre – batteria

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