Roger Waters ha pubblicato un video, dalla durata di poco meno di venti minuti, intitolato “Track by track – The Dark Side Of The Moon Redux, Roger Waters”, dove ha spiegato, traccia per traccia, come è avvenuta la rielaborazione del monumentale album dei Pink Floyd, originariamente pubblicato nel 1973.

L’idea, di riporre l’opera, attraverso una nuova chiave di lettura, come ha spiegato, è nata al termine della registrazione di “The Lockdown Sessions”.

Queste le parole dell’ex bassista dei Pink Floyd:

Quando abbiamo registrato la versione minimal delle canzoni per le “Lockdown Sessions”, il 50° anniversario di “ The Dark Side Of The Moon” era alle porte e ho pensato che l’album potesse essere un possibile candidato perfetto per una rielaborazione simile, un po’ come tributo all’originale, un po’ per indirizzare nuovamente il messaggio politico ed emotivo dell’intero album. Ne ho parlato con Gus Seyffert e Sean Evans e abbiamo deciso di farlo. Non è un rimpiazzo dell’originale, che è ovviamente insostituibile. È un modo, per un 79enne, di guardare attraverso cinquant’anni di storia, negli occhi di un 29enne e dirgli, citando una mia poesia su mio padre: “Abbiamo fatto del nostro meglio, abbiamo rispettato la sua fiducia, nostro padre sarebbe fiero di noi”. È anche un modo per onorare un disco di cui Nick, Rick, Dave ed io abbiamo ogni diritto di essere fieri. Buon 50° anniversario a “Dark Side of the Moon”.

Guarda il video:

 

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