Data di uscita: 6 ottobre 2023
Etichetta: Insideoutmusic

Il ritorno del chitarrista sudafricano tradisce una latente ansia di modernità.
Alcuni brani, cesellati in modo sin troppo minuzioso (penso a Big Mistake), faticano vistosamente ad amalgamarsi con il (felice) tradizionalismo di altri. Tenuto insieme grazie ad un’imponente competenza, Rio è un album onesto, ideologicamente fermo a Talk (il suo ultimo album con gli Yes, uscito nel 1994), dettaglio che, vista la scarsa propensione alle novità dei fan ormai in fascia senior, non rappresenta necessariamente un difetto.

Professionalità eccelsa e mestiere da Premier League aiutano Rabin ad inscatolare un risultato formalmente impeccabile, che racchiude però solo un onesto esercizio di stile votato all’isolazionismo.

Meglio allora riascoltare (o scoprire) Can’t Look Away (1989) o lo strumentale Jacaranda (2012). Non fastidiosamente nostalgico, ma neppure audacemente lungimirante, Rio è consigliato unicamente a chi, non avendo voglia o tempo di andarsi a cercare la musica rilevante dei nostri anni (che non è certo poca), vuole un prodotto rassicurante e “non ordinario”.
Meglio di Waters ma (gradevolmente) fuori tempo massimo.

6/10

Tracklist
1. Big Mistakes
2. Push
3. Oklahoma
4. Paradise
5. Thandi
6. Goodbye
7. Tumbleweed
8. These Tears
9. Egoli
10. Toxic

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