Arrivo al quarto appuntamento del ricco palinsesto del SETTEMBRE PRATO 2023 – Prato è Spettacolo di una domenica 3 settembre 2023 per me carica di emozione. Sì, perché la band che andrò a vedere, ascoltare e recensire, è una di quelle che, attraverso i suoi 20 anni di carriera, ha più volte osato e intercettato un pubblico sempre più vasto, grazie a scelte artistiche e stilistiche diverse nel tempo, riuscendo a diventare poco a poco, un riferimento di tutto rispetto nella scena indie – rock alternativo, e per questo anche un assoluto riferimento nel mio background musicale.


La band di Birmingham, di stile ne ha da vendere, con una discografia eterogenea, gli inglesi capitanati dal magnetico Tom Smith, riescono sempre a portare sul palco, un emozionante viaggio musicale, in cui si passa da momenti con sonorità scure da post punk, ad arrangiamenti new wave e synth pop, passando per un rock alternativo in cui, l’elettronica, gioca sempre un ruolo fondamentale.
Il ruolo dell’elettronica nelle loro composizioni, è manifesto anche stasera, infatti a poco più di un anno dalla pubblicazione del settimo album “EDM”, gli Editors portano in tour il loro repertorio arricchito da questa nuova “virata” stilistica che vede la partecipazione anche di una loro “vecchia” conoscenza, Benjamin John Power, il quale aveva già collaborato nel 2018 per “Violence” e che ha introdotto nella band un sound ricco di strutture elettroniche.

Saliti sul palco, Tom ci saluta, e come previsto, si parte con un pezzo tratto proprio da “EDM”, ovvero “Strange Intimacy” che risuona in tutta piazza del Duomo, con la sua “acida” intro fatta di arpeggiatori, synth e cassa dritta, a rimarcare la natura beat ed elettro della loro nuova fatica musicale. Tom è il solito “catalizzatore” della band, istrionico e passionale, inizia fin da subito a fondersi con il beat e la musica, iniziando il suo show, abbandonandosi al ritmo e concedendosi al pubblico, incitandoci a ballare ed a scatenarci con lui.


Si continua facendo un tuffo nel passato, nel 2007 precisamente, quando suonano un’altra loro hit di grande successo nella chart britannica, si tratta di “An end has a Start” estratta dal secondo album, che ci ricorda il vecchio sound, per ritornare subito al presente con “Heart Attack” ed il ritmo torna incalzante mentre Tom ancheggia e ammicca, facendoci di nuovo saltare. Di nuovo indietro con “Bones” sempre dal secondo album, passando poi per “The Racing Rats” e regredendo ancora fino al 2005 con la splendida “Munich”, brano post – punk inserito nell’album di esordio “The Back Room”, che vide gli Editors ben recensiti ed immediatamente accostati agli “affini” “Interpol” ed “Elbow”.

Con “Violence”, Tom ancora una volta comunica con tutto il corpo, si accovaccia e ci chiama a raccolta nel chorus ed ancora con la suggestiva “Hallelujah (So Low)”, sempre estratta da “Violence”, dove, è facilmente distinguibile il contributo elettronico di Benjamin, aka “Blank Mass”, che orchestra imperturbabile con i suoi synth, sempre alle spalle del sempre generoso Russell Leetch (basso), il quale dispensa plettri alla platea, più o meno ad ogni brano. Devo riconoscere, ascoltando questi due pezzi, che l’album “Violence” è il giusto punto di equilibrio fra il loro vecchio sound ed il nuovo.
Il prossimo brano è “Sugar”, quarto singolo del quarto album della band “The Weight of Your Love”, e decisamente quello meno elettronico di tutta la loro discografia, e forse anche il meno apprezzato dalla critica britannica, almeno. In “Sugar”, come in tutto l’album, il tema centrale riguarda il più nobile dei sentimenti, l’amore, e l’amore che ha Tom Smith per il suo pubblico, è nuovamente confermato anche in questo pezzo, dove tutto il pubblico di Prato, intona l’epico chorus all’unisono.

Tutta la setlist è un bel sali e scendi fra il periodo più indie – rock della band e quello elettro – rock del momento, trasportati dalla verve carismatica del loro frontman, gli Editors ci trasportano fino alla pausa carichi come non mai, e sarà forse per placare tutto questo “climax”, che il primo bis della band, è suonato solo chitarra e voce da Tom, quando intona “A Ton of Love”, accompagnata ovviamente da tutti noi.

Dopo “The Boxer” arriva la convincente cover di “Killer”, grande successo del DJ britannico Adamski e Seal, dove Tom balla sul palco seguendo la ritmica incalzante del pezzo, fino al loro classico finale da “rave party” con la travolgente “Papillon”, che vede tutta la piazza del duomo di Prato saltare.

Un’ora e mezza di spettacolo ben distribuito, in cui gli Editors, dimostrano ancora una volta la loro padronanza del palcoscenico, e la loro disponibilità verso i fans, concedendo diversi autografi e foto fuori dallo stage.

Testo di Lucilla Sicignano
Fotografie di Marco Lambardi

 

SETLIST:

Strange Intimacy
An end has a start
Heart Attack
Bones
The Racing Rats
Munich
Violence
Hallelujah (So Low)
Sugar
Straberry Lemonade
Magazine
Karma Climb
Ocean of Night
Picturesque

Bis

A Ton of Love (Tom solo)
The Boxer
Killer (Adamski & Seal cover)
Papillon

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