Ci aggiriamo nei meandri del Rolling Stone con il tour manager dei Kreator, sul palco in allestimento e poi nei camerini, per incontrare e fare una breve chiacchierata con Mille Petrozza, vocalist e chitarrista della band tedesca. Lo incontriamo piuttosto scuro in volto poichè tutto il service del gruppo è stato bloccato alla dogana Svizzera per non ben precisati motivi. Ma il nostro piacere nell’incontrare un personaggio di tale importanza fa passare in secondo piano il nostro iniziale imbarazzo e cercando poi di sdrammatizzare la tensione offrendo a Mille come dono un peperoncino piccante calabrese, conoscendo le sue origini italiane e calabresi, appunto…

 

Dopo tutti questi anni di heavy metal in giro per il mondo, hai dei rimpianti e qualcosa da dire ai fan a proposito di qualche scelta effettuata nella vostra carriera?

Non ho rimpianti. Ho imperato molto dagli errori e dagli alti e bassi; ho imparato a vedere le cose da diversi punti di vista anche grazie all’esperienza, quindi non penso che io debba avere dei rimpianti. Il problema nasce quando non impari dai tuoi errori. Bisogna fare degli errori. Fare degli errori è stato necessario per arrivare dove siamo arrivati. La storia dei Kreator è la storia della nostra vita. Ai fan posso dire che noi abbiamo sempre messo la musica al primo posto e la gente dovrebbe capire un gruppo grazie alla musica creata.

Tu suoni da molto tempo. Hai iniziato con la tua prima band, Tormentor, poi hai anche suonato con molti musicisti e la tua esperienza si è sempre piùarricchita. Cos’è cambiato nella tua vita.

Cos’è cambiato? Quando eravamo giovani non eravamo preoccupati di quello che stavamo facendo. Quasi come un processo di apprendimento, dai primi gruppi di quando eravamo a scuola fino a diventare dei professionisti. A quel tempo non ci preoccupavamo molto di quello che stavamo facendo. Non c’era niente di pianificato in precedenza. I Kreator sono anche andati avanti grazie al supporto dei fan in tutto il mondo e perchè credevamo in quello che stavamo facendo e poi eravamo anche unici per il tipo di genere che stavamo proponendo. Poi la scena metal di quel periodo era veramente interessante e poi era facile essere riconosciuti dalla gente perchÅ  non c’era un cos grande movimento come adesso. Per fortuna ancora oggi abbiamo lo stesso supporto dai nostri fan.

Hai mai pensato di essere frainteso o non compreso?

Sì. credo che ogni artista pensi di essere frainteso o non compreso, ma bisogna saper vivere con questa sensazione. Credo che non bisogna prendere però queste cose troppo seriamente, pensare a come le persone possano intendere i testi che si scrivono, quale sia il significato, etc… Penso che ogni musicista offra una parte di se stesso ai fan; bisogna lasciar fluire la musica e lasciar parlare la musica. Se qualcuno vuole vedere la parte brutale o estrema dei Kreator, questo va bene, mentre qualcun altro vuole andare pi”” nel profondo per capire cosa proviamo ben venga lo stesso. I Kreator possono piacere per svariati motivi…

Sono d’accordo con te… ad esempio se leggi solo in superficie un titolo come “Enemy of God” puoi rimanere confuso…

Esatto, tu puoi vedere in un titolo del genere quello che vuoi vedere tu. “Enemy of God” potrebbe avere un significato superficiale solo leggendo il titolo del brano, contro l’autorità  o qualcosa del genere, ma se leggi il testo puoi scoprire una dimensione diversa. Dipende da come interpreti…

Ma non pensi che sia difficile comprendere quello che realmente vuoi dire?

Lo so, ma penso che questa sia anche la parte interessante. Non sempre è necessario comprendere quello che si vuol dire, a volte può essere anche noioso. Penso che nell’arte non ci sia niente di chiaro e ovvio. Credo che ogni forma d’arte possa ispirare qualsiasi forma d’immaginazione piuttosto che dirti come sono davvero le cose.

Qual è stato il peggior momento della carriera dei Kreator?

Ci sono stati degli alti e dei bassi, periodi un po’ confusi. Probabilmente la metà  degli anni ’90. Ma sai com’è, non ci piace guardare molto indietro in questi casi e cercare i motivi e i perchè di quelle situazioni. Siamo sempre concentrati sul futuro che è la cosa pi”” importante.

E allora com’è il vostro futuro.

Non dipende da noi… (ridiamo)… forse un nuovo album il prossimo anno, continueremo il tour ancora un po’ perchè ci piace molto suonare dal vivo.

Long Live Rock’n’Roll è un sito web, quindi noi lavoriamo molto con internet. Non è il nostro campo il downloading, ma tu che ne pensi?

Il download esiste da tanto tempo. Quando il fan di un gruppo comprava quel tale disco in vinile, almeno 10 amici lo registravano su cassetta. Però penso che oggi a chi scarica non importa di dover supportare niente. Non è ancora ben chiaro che quando scarichi stai rubando della musica ad una band. Senza il supporto della gente, supporto anche economico, in un futuro non ci saranno piùgruppi. Bisognerebbe pensare a quello che si sta facendo. Se vai dal dentista devi pagare. Non ho mai scaricato niente ma ho ascoltato musica su internet e poi ho deciso se comprare o meno. Nel passato andavo al negozio di dischi ed ascoltavo l e poi decidevo cosa comprare. Pensa che adesso la gente riesce a scaricare gli album prima che questi vengano pubblicati e in un certo senso viene meno la curiosità , la sorpresa. Poi quando l’album esce è già  vecchio. Mi piacerebbe sapere cosa la gente ascolta della nostra musica.

Che cosa dobbiamo aspettarci dal concerto di questa sera?

Sarà  interessante anche se tutto il nostro service è rimasto bloccato al confine con la Svizzera?

Sul serio? e perchè?

E chi lo sa… comunque daremo il meglio. Sarà  tutto al 30%, sarà  un tipico rock’n’roll show perchè non abbiamo alcun effetto speciale…

Sarà  bello lo stesso… (ridiamo)… Qualcosa per i nostri lettori, per concludere.

Grazie per il supporto e vorrei concludere dicendo qualcosa in italiano ma non so dire una parola… (ridiamo)…

E con l’ultima risata finale salutiamo Mille Petrozza e sicuramente saremo pronti a vivere intensamente il concerto anche se privo di trucchi ed effetti particolari..

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Born to Lose, Live to Win | Rock'n'Roll is my life, so... long live rock'n'roll !!!

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