AFM Records – Agosto 2011

Wolfpakk è un granitico progetto che vede la luce grazie al duo Michael Voss – Mark Sweeney, musicisti maturi, esperti e dal curriculum indiscutibile. Per andare diretti al punto “Wolfpakk” è un album di sostanza e dal valore indubbio che si avvale dell’enorme esperienza e gusto compositivo di Voss e Sweeney e che spazia con sicurezza cogliendo ispirazione a piene mani da due generi in particolare ovvero epic e classic metal di stampo anni 80. I due protagonisti (rispettivamente ex Mad Max ed ex Crystall Ball) si avvalgono inoltre di una schiera infinita di collaborazioni ad hoc di incredibile spessore: scorrendo i nomi degli artisti che hanno dato vita a questo bel disco troviamo infatti Paul Di Anno, Tony Martin, Jeff Scott Soto, Mark Boals, Tim Ripper Owens, Neil Murray, Freddy Scherer e numerosi altri protagonisti del metal tra i piùsvariati generi e progetti (se avete una mezz’oretta libera sedetevi e leggete l’infinita line-up riportata in questa recensione).

Ogni collaborazione ed ogni elemento che vanno a strutturare questo disco sembrano essere studiati in modo da permettere ai vari musicisti di rendere al meglio e di dare un senso di perfetta adeguatezza e solidità : insomma tutti gli elementi sono al posto giusto ed il risultato finale è assolutamente degno di nota. Non credo però che i dieci pezzi siano stati costruiti attorno ai singoli artisti: ritengo altresì che il fatto di avere così tante conoscenze e collaborazioni alle spalle abbia permesso a Michael e Mark di comporre per prima cosa i brani per poi successivamente pescare tra le numerosissime amicizie di pregio l’artista che meglio si adattasse alla canzone in questione (ovviamente con un notevole adattamento successivo alla scelta, altrimenti non si spiega come i singoli elementi vadano ad incastrarsi così bene in quello che è il risultato finale).
Credo inoltre di poter aggiungere che l’album sia per scelta improntato ad un certo classicismo nel riproporre generi che affondano le proprie radici nel periodo dei primi anni 80 senza voler forzare nessuno dei canoni espressivi e musicali e senza dunque voler proporre necessariamente al pubblico qualcosa di nuovo. L’ascolto dei 10 brani è immediato e d’impatto e se i due generi principali proposti non si discostano molto nella loro struttura di base, è facile cogliere le differenze che (soprattutto per la sessione ritmica) trovano snodo nello sviluppo dei brani passando da potenti  ed incalzanti quattro quarti (a mio avviso i brani migliori dell’album appartengono a questa prima “categoria”)a cavalcate dal puro sapore epico.

Partendo dall’evocativa intro (quanta esperienza e gusto accattivante nell’opening “Sirens” , epica fino nelle viscere”…) e passando attraverso canzoni di sicuro impatto (vorrei citare le tiratissime e granitiche “Reptile Kiss” e “Ride The Bullet”  senza fare torto ad una track list d’eccellenza nel suo complesso) l’album si conclude con “Wolfony” un brano dalla durata notevole capace di spaziare da momenti di pura atmosfera a vertiginose derive cavalcanti: una vera sinfonia metal volta a rappresentare quasi un mantra da recitare devotamente prostrandosi al Dio Del Metal raccogliendosi attorno alla frase centrale (“Homo Homini Lupus” ) che, sono convinto, rimarrà  nella mente di chi vorrà  ascoltare questo disco di ottima fattura e levatura”… Mi rimane un piccolo dubbio in verità : le collaborazioni danno decisamente un valore aggiunto a “Wolfpakk” e mi chiedo se sia sufficiente a quest’album di debutto per lasciare una traccia nel tempo”… Infatti nonostante la solidissima base strutturale non vi è nulla in questo disco che possa dirsi realmente nuovo od originale.

In conclusione è un album che ho ascoltato che vero piacere e che mi sento di consigliare a chi ami power,classic ed epic dal tipico retrogusto anni 80. E mi raccomando ricordate sempre : HOMO HOMINI LUPUS!!!

www.wolfpakk.net

Tracklist:
1. Sirens
2. Dark Horizons
3. Lost
4. Slam Down The Hammer
5. The Crow
6. Wolfpup
7. Let Me Die
8. Reptile’s Kiss
9. Ride The Bullet
10. Wolfony

Band:
Michael Voss – voce, chitarra
Mark Sweeney – voce

Ospiti:
Voce: Paul Di’Anno, Tony Martin, Jeff Scott Soto, Rob Rock, Mark Boals, Tim Ripper Owens, Paul Shortino, Mark Fox, Michaela Schober, Jean-Marc Viller, Pearl and Molly Duncan.

Basso: Tony Franklin, Mat Sinner, Matthias Rethmann, Nils Middelhauve, Neil Murray, Barend Courbois.

Chitarra: Igor Gianola, Marco Wriedt, Andy Midgeley, Ira Black, Torsten Koehne, Doc Heyne, Tommy Denander, Nadja Kossinskaja, Freddy Scherer, Olaf Lenk, George Solonos.

Tastiere: Alessandro Delveccio, Ferdy Doernberg.

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