“Per tutti quelli che non sanno chi cazzo siamo, stiamo per suonare una canzone che vi farà dire ‘I know you motherfuckers’

E’ iniziato così il concerto di sabato dei Måneskin a Glastonbury celebrato da Rolling Stone UK come “un’ora è una festa rock & roll non-stopaggiunendo come “il puro entusiasmo e l’energia consentono a questi vincitori dell’Eurovision di emergere come veri eroi del rock”.

 

Celebrazioni dalla stampa inglese per i 4 italiani, mentre non è stata così gentile invece con i mostri sacri Guns N’ Roses, headliner del sabato al Pyramid Stage, definiti “sporadicamente brillanti” dalla BBC che scrive che “hanno attirato un pubblico più piccolo della pop star statunitense Lizzo all’inizio della giornata”.

National World titola invece “Dimenticate Axl Rose, Slash” preferendo Lizzo, ma il titolo più cattivo lo fa l’Independent scrivendo: 

Recensione dei Guns N ‘Roses, Glastonbury 2023: i primi per il peggior concerto a Glasto di tutti i tempi.

Rievocando la diatriba con Noel Gallagher dei giorni scorsi, quando l’ex Oasis aveva definito una “cagata pazzesca” il fatto che la band occupasse il posto da headliner, il giornale inglese scrive:

… ingaggiando i Guns N’ Roses, dopo aver passato 15 solidi anni ad ampliare il mandato culturale del festival più leggendario della Gran Bretagna, Glastonbury ha fatto il suo più grande passo indietro dai tempi dei Mumford & Sons….

…lanciandosi nel raccapricciante rock’n’roll di Sunset Strip di “It’s So Easy”, Axl Rose si contorce sul palco come se fosse in una pubblicità pop-up per un sito web fetish di nicchia… Axl, traspare subito, è il difetto fatale dei Guns N’ Roses…

… Rose fa sembrare il tutto come un accozzaglia di un Muppet Show di hard rock. È la sua voce: una creatura che, se la portassi dal veterinario, tornerebbe a casa in una scatola di cartone. Borbottando vaghe approssimazioni di parole inglesi come se fosse cronicamente stitico (se hai mangiato abbastanza forte il curry di capra, sentirai il dolore intestinale), passa da un registro inferiore che ricorda un tosaerba intasato a uno più alto che suona come Barry Gibb che soffre come la madre di tutti gli smutandati. 

Tuttavia non tutti hanno scritto così male della band. Classic Rock ha titolato:

Guns N’ Roses rock a Glastonbury: un nome divertente ed energico ambientato in un territorio sconosciuto. I Guns N’ Roses potrebbero essere uno strano adattamento per Glasto, ma non potevate capirlo da quanto si stavano divertendo

o Rolling Stone:

I Guns N’ Roses live a Glastonbury: la rivolta del rock and roll vince su Worthy Farm-  Potrebbe non essere adatto a tutti, ma i Guns N’ Roses offrono i successi con pura potenza nella seconda notte di Glastonbury. 

 

Avatar
Author

Comments are closed.