Century Media – Marzo 2006
Questo è sicuramente uno degli album piùattesi del 2006 nel panorama rock mondiale. Infatti dopo una lunga (e meritata) vacanza, tornano i Lacuna Coil con “Karmacode“, a 4 anni di distanza da “Comalies“, album che li ha fatti conoscere un po’ in giro per il mondo e che ha superato il mezzo milione di copie vendute. La nuova fatica dei nostri eroi nazionali è stata mixata da Ronald Brent (H.I.M., Rammstein, Iron Maiden) e masterizzata da Darcy Proper (REM e Porcupine Tree) ai Galaxy Studios in Belgio. E a sentire parlare la fascinosa singer (eletta da alcune riviste del settore come la donna piùsexy del rock) i Lacuna Coil cercavano un titolo per questo lavoro che esprimesse un significato spirituale, ma al tempo stesso moderno. Ed ecco “Karmacode“, che rispetta in pieno, i presupposti del titolo: un album profondo, spirituale, ma aperto anche a nuove sonorità , al moderno, insomma. Â
Allora si parte con “Fragile“, pezzo già noto ai coilers perchè presentato insieme a “Our Truth” nei tour estivi del 2005, che si snoda su un solido sfondo sonoro e sul quale la voce di Cristina calza a pennello, anche se in primo piano questa volta c’è la voce di Andrea, singer maschile. “To The Edge” si apre con un sound incalzante, abbastanza energico, che esalta il delizioso mix di riff di chitarra e basso che si susseguono per tutta la durata di questa traccia, accompagnati da un ritornello davvero accattivante. Le note introduttive di “Our Truth” ci risucchiano in una spirale di melodia e potenza vocale (cosa che ai nostri riesce molto bene) in bilico tra speranza e tristezza, tra ottimismo e malinconia. Questo è anche il primo singolo estratto e colonna sonora del film ‘Underworld Evolution’. Dopo questo vortice di emozioni contrastanti ecco una ballad dall’atmosfera sognante, ma cupa; a mio giudizio, un pezzo che entrerà facilmente nei cuori di tutti i fan e vi resterà impresso per molto tempo. E il viaggio nelle sonorità gothic continua con “Devoted“, che strizza, però, un po’ l’occhio verso il pop e nel quale la voce di Andrea è usata in modo diverso, meno aggressiva del solito!!!
Ritmi orientaleggianti introducono “You Create“, un assaggio sperimentale di un minuto e mezzo che si collega immediatamente con “What I See” (traccia successiva) che ricorda musicalmente i migliori Korn e che testimonia come la parte sonora,in questo “Karmacode” sia stata curata nei minimi dettagli e con ottimi risultati. Il brano successivo, “Fragments Of Faith“, non inizia male, essenzialmente con un tipico Lacuna sound, che ricorda tanto da vicino il precedente capolavoro “Comalies“, ma oltre a ciò niente di nuovo da segnalare. Si passa poi a “Closer“, uno dei miei preferiti di questo nuovo lavoro, in cui si intrecciano armonicamente e in modo molto suggestivo, la melodia (mitica Cristina) e la solita potenza che esplode a sprazzi (Cristina supportata da Andrea), bello davvero e ben riuscito come pezzo. C’è, però, ancora spazio per un’altra triste ballata, “In Visibile Light“, meno riuscita della precedente, perchè troppo statica nelle melodie. “The Game” testimonia a pieno la caratteristica fondamentale di questo album: un continuo equilibrio tra modernità e tradizione gothic allo stato puro e in cui la voce della sexy singer è davvero ipnotizzante, non ti lascia via di scampo; da sottolineare anche la bella performance della chitarra che qui esprime tutta la sua potenza acustica. E finalmente per tutti noi italiani il pezzo Coil al quale ormai i Lacuna ci hanno abituato, è “Without Fear”, testo rigorosamente in italiano nonostante possa trarre in inganno il titolo in inglese, e su questo non ho da commentare perchè il brano si commenta da sè, basta schiacciare play sul proprio lettore cd e far partire il flusso di emozioni. Manca ancora qualcosa per chiudere “Karmacode“, ed è una gradita cover, ovvero “Enjoy The Silence” dei Depeche Mode, e chi non la conosce? Cover sicuramente ben riuscita perchè anche qui nè Cristina, nè il resto della band si risparmiano.
Il nostro viaggio nell’universo parallelo di “Karmacode” termina qui, anche se bisogna sottolineare che questo è in definitiva un lavoro molto complesso e che essenzialmente necessita piùdi un ascolto, perchè ogni volta che riparte nel lettore si colgono nuove sfumature, non percepite precedentemente… Anche perchè loro lo meritano e meritano anche un po’ di rispetto e considerazione in piùnel nostro paese (sono piùconosciuti all’estero che qui). Quindi meno preconcetti e piùattenzione a ciò che si ascolta…
Tracklist:
1. Fragile
2. To The Edge
3. Our Truth
4. Within Me
5. Devoted
6. You Create
7. What I See
8. Fragments Of Faith
9. Closer
10. In Visible Light
11. The Game
12. Without Fear
13. Enjoy The Silence
Band:
Cristina Scabbia – voce
Andrea Ferro – voce
Cristiano Migliore – chitarra
Marco ‘Maus’ Biazzi – chitarra
Marco Coti Zelati – basso
Cristiano Mozzati – batteria
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