SLASH – Orgy Of The Damned

2024 – Gibson Records

E’ passato neanche un mese da quel magico 22 aprile 2024, giorno in cui Slash feat. Myles Kennedy and The Conspirators tennero una trionfale data al Filaforum di Assago (Milano). L’iperattivo Slash, già ritorna dopo varie collaborazioni (ad esempio quella con Chris Janson o anche con Mark Knopfler e persino quella per il film di “Barbie“), con un nuovo disco.

Dopo quattordici anni dal fortunato “Slash“, decide di collaborare con vari cantanti di vario genere ed ere, per il suo primo disco di cover blues, intitolato “Orgy of the Damned“, in uscita per Gibson Records, venerdì 17 maggio 2024. Molti degli artisti coinvolti sono suoi amici storici, tipo Chris Robinson dei “The Black Crowes” (con i quali ha suonato soltanto una volta dal vivo nel 1991), Iggy Pop, Steven Tyler, Paul Rodgers, Billy F. Gibbons. Altri sono artisti che nel corso degli ultimi anni hanno saputo creare una connessione musicale con l’iconico chitarrista dei Guns N’ Roses ed infiniti progetti. Parlo della grandissima Dorothy (nda Slash suona nel video della grintosissima “Gifts from the Holy Ghost”) o apparentemente assai lontani dal target di Slash, come la popstar Demi Lovato, ma anche del cantante/chitarrista Tash Neal, assoluta sorpresa per il sottoscritto e che è stato scelto come frontman delle prossime date del tour estivo americano del lavoro.

Il tour si chiamerà “S.E.R.P.E.N.T. tour” e sarà un festival itinerante con numerose date negli Stati Uniti. Il ricavato delle vendite dei biglietti e anche degli splendidi pacchetti VIP (che ti consentiranno persino di assistere al soundcheck della band di Slash) andranno in beneficenza e supporto di vari enti caritativi. Il disco è sempre stato nella mente di Slash ed è alla fine quello che gli Slash’s Bluesball non hanno mai realizzato a loro nome. Guarda caso, nella band sono presenti due storici amici e collaboratori di Slash: Johnny Griparic al basso (ex bassista dei Bluesball ma anche degli Slash’s Snakepit 2.0) e Teddy “Zig Zag” Andreadis (già visto nel tour a supporto dei 2 “Use Your Illusion” negli anni Novanta), ma anche membro sia dei Bluesball (dove cantava anche) e per un certo periodo anche degli Slash’s Snakepit.

Il disco è pura magia. Slash si diverte proprio a suonare queste cover. Non ha voluto rifarle fedeli agli originali e della pura tecnica, francamente se ne frega. È assolutamente lampante quanto Slash, la sua band e i vari ospiti del lavoro si siano divertiti un mondo a cantare e suonare queste canzoni. Diciamo che uno Slash così indiavolato è tantissima roba e francamente molto meglio lo Slash adrenalinico di queste composizioni, che lo Slash che reinterpreta a modo suo composizioni nate dalla mente di Axl e pensate per il controverso “Chinese Democracy”.

I due singoli che hanno anticipato il lavoro sono stati dapprima “Killing Floor“, classico blues del 1964 di “Howlin’ Wolf” che ha riunito in studio tre autentiche leggende viventi, quali Brian Johnson degli AC/DC e Steven Tyler degli Aerosmith all’armonica. Quest’ultimo, autentica sorpresa dell’ultimo minuto. Poi è stato pubblicato pure “Oh Well“, cantato dal grandissimo cantante country blues, Chris Stapleton. Questo pezzo era presente nella scaletta degli Slash’s Bluesball di fine anni Ottanta ed è un grandissimo omaggio a quell’autentica leggenda che risponde al nome di Peter Green e ai suoi Fleetwood Mac.

Il disco, onestamente, mi ha preso subito dal primo ascolto. Le mie aspettative erano assai alte, visto che considero “Slash” del 2010 un grande gioiello. Era difficile fare meglio, ma che dire in maniera diversa (visto che tranne l’ultima e strumentale “Metal Chestnut” sono tutte cover), “Orgy of the Damned” riesce ancora a lasciarmi a bocca aperta. Ok che sono fanatico dei Guns N’ Roses, di Slash e tutti i progetti relativi, con diversi tatuaggi dedicati a loro e con una sterminata collezione di dischi e memorabilia, ma alla soglia dei cinquanta e passa, non so come ringraziare il cielo per quanto Slash abbia saputo regalarmi con la sua musica. La maggior parte delle canzoni scelte da Slash sono state assegnate ai vari interpreti che ha avuto in mente per questo lavoro. Ad esempio, Brian Johnson ha accettato al volo, visto che “Killing Floor” è stata una delle prime canzoni che ha imparato a cantare. Alcune canzoni, tipo “Oh Well“, invece, avevano subito un interprete unico ed adeguato, nel caso di Chris Stapleton. Sia Chris Stapleton sia Gary Clark Jr. (che canta in “Crossroads“) hanno suonato parecchie date del lunghissimo tour dei Guns N’Roses (intitolato fino ad un certo punto “Not in this Lifetime”) e si è man mano creato un certo feeling con il riccioluto chitarrista di origine britannica ma trapiantato negli Stati Uniti dalla prima adolescenza.

Iggy Pop è l’unico artista presente sia in “Slash” del 2010, sia in “Orgy of the Damned”. In questo lavoro canta con tonalità molto greve e bassa, come nel suo cd “Free” del 2019. Inoltre, Iggy è uno dei pochi che si è scelto il pezzo da cantare in questo disco. Un’oscura e splendida cover di “Awful Dream” del 1962 ed originariamente a credito “Lightning Hopkins”. Segnalo certamente anche le interpreti femminili del disco, che sono semplicemente pazzesche come resa. Una è la già menzionata Dorothy che interpreta il classico blues “Key to the Highway“, noto anche per l’incredibile cover di Eric Clapton. L’altra è la popstar Demi Lovato, che è stata molto aiutata da Slash per alcuni suoi problemi di dipendenze e che ha già collaborato con Slash per il remix rock della sua “Sorry Not Sorry“. Demi è stata anche la prima interprete annunciata del disco annunciato per la prima volta in maniera velata nel luglio 2023 e poi ufficialmente nel marzo 2024. Che dire poi della presenza dello storico produttore dei Guns N’ Roses, Mike Clink, che si è occupato della registrazione del lavoro agli East West Studios e negli studi personali di Slash, “Snakepit Studios” a Los Angeles. Non ci sono particolari sovraincisioni ed è un disco in presa diretta e sicuramente anche i suoi nuovi amplificatori “Magnatone” hanno un peso particolare nel tutto.

Ero molto curioso di sentire Tash Neal e devo dire che il ragazzo ci sa molto fare. La sua voce mi ricorda un connubio vincente tra Lenny Kravitz e Stevie Wonder e sono certo che dal vivo saprà regalare emozioni. Il pezzo scelto e interpretato è “Living For The City“, proprio di Stevie Wonder. Nel corso degli anni, più volte Slash ha suonato e collaborato con l’incredibile Beth Hart. Voce granitica, rocciosa, passionale, una delle eredi più credibili dell’immortale Janis Joplin. Una canzone interpretata da Beth era finita anche in varie versioni per collezionisti di “Slash” e la canzone scelta si chiamava “Mother Maria” ed era splendida. La canzone scelta questa volta è “Stormy Monday” di T-Bone Walker, portata al grande successo anche da “The Allman Brothers Band“, otto minuti di pura libidine sonora e da ascoltare rigorosamente con la luce soffusa. Una canzone da pelle d’oca e che veramente è un gioiello totale.

Chiude questo eccellente disco un pezzo inedito e strumentale chiamato “Metal Chestnut“. Si era pure sparsa la voce che questo pezzo sarebbe stato interpretato da Axl Rose, ma tale voce si è rivelata alla fine, una colossale balla. Ballad strumentale con un mega assolo, inconfondibilmente Slash e con la batteria di Michael Jerome, il piano di Teddy Zig Zag Andreadis e il basso di Johnny Griparic, come preziosi ingredienti che sanno regalare all’ascoltatore tre minuti di assoluta libidine.

Mauro Brebbia.

Tracklist
01. The Pusher (feat. Chris Robinson)
02. Crossroads (feat. Gary Clark Jr.)
03. Hoochie Coochie Man (feat. Billy Gibbons)
04. Oh Well (feat. Chris Stapleton)
05. Key To The Highway (feat. Dorothy)
06. Awful Dream (feat. Iggy Pop)
07. Born Under A Bad Sign (feat. Paul Rodgers)
08. Papa Was A Rolling Stone (feat. Demi Lovato)
09. Killing Floor (feat. Brian Johnson and Steven Tyler)
10. Living For The City (feat. Tash Neal)
11. Stormy Day (feat. Beth Hart)
12. Metal Chestnut 

English version

Not even a month has passed since that magical April 22, 2024, the day when Slash feat. Myles Kennedy and The Conspirators held a triumphal gig at the Filaforum in Assago (Milan). The hyperactive Slash is already returning after several collaborations (for example the one with Chris Janson or even with Mark Knopfler or the one for the “Barbie” film), with a new album.

Fourteen years after the successful “Slash“, he decided to collaborate with various singers of different genres and eras, for his first blues cover album, entitled “Orgy of the Damned“, out for Gibson Records on Friday 17 May 2024. Many of the artists involved are his longtime friends, such as Chris Robinson of “The Black Crowes” (with whom he played live only once in 1991), Iggy Pop, Steven Tyler, Paul Rodgers, Billy F. Gibbons. Plus artists who over the last few years have been able to create a musical connection with the iconic Guns N’ Roses guitarist and endless projects. I’m talking about the great Dorothy (Slash appears in the video of the very gritty “Gifts from the Holy Ghost”) or apparently very far from Slash’s world, like the pop star Demi Lovato, but also the singer/guitarist Tash Neal, an absolute surprise, who has been chosen as the frontman of the work’s upcoming American summer tour dates.

The tour will be called “S.E.R.P.E.N.T. tour” and will be a traveling festival with numerous dates in the United States. The proceeds from ticket sales and also from the splendid VIP packages (which will even allow you to attend the soundcheck of Slash’s band) will go to charity and support various charitable organizations. The record has always been on Slash’s mind and is ultimately what Slash’s Bluesball never made under their own name. Coincidentally, the band includes two historic friends and collaborators of Slash: Johnny Griparic on bass (former bassist of Bluesball but also of Slash’s Snakepit 2.0) and Teddy “Zig Zag” Andreadis (already seen on the tour supporting “Use Your Illusion” in the nineties), but also a member of both Bluesball (where he also sang) and for a short period also of Slash’s Snakepit.

The album is pure magic. Slash really enjoys playing these covers. He didn’t want to remake them faithful to the originals or for the sake of virtuosity,he frankly doesn’t care. It’s absolutely clear how much Slash, his band and the various guests who showed up had a blast singing and playing these songs. Let’s just say that a Slash this wild goes a long way, and frankly the adrenaline-filled attitude of these compositions is way better than the one we see when he reinterprets in his own way compositions born from Axl’s mind and designed for the controversial “Chinese Democracy”.

The two singles that preceded the upcoming album were “Killing Floor“, a 1964 blues classic by “Howlin’ Wolf” which brought together two authentic living legends in the studio, such as Brian Johnson of AC/DC and Steven Tyler of Aerosmith on harmonica. The latter was a real last minute surprise. Then “Oh Well” was released, sung by the great country blues singer, Chris Stapleton. This track was present in Slash’s Bluesball’s setlist at the end of the 1980s and is a great homage to the legendary Peter Green and his Fleetwood Mac.

The album honestly grabbed me straight away from the first listen. My expectations were very high, given that I consider 2010’s “Slash” to be a great gem. It was difficult to do better, but what can I say other than (since except from the last and instrumental “Metal Chestnut” they are all covers), “Orgy of the Damned” did manage to leave me speechless. Ok, I’m a fan of Guns N’ Roses, Slash and all related projects, with several tattoos dedicated to them and with an endless collection of records and memorabilia, but at the age of fifty-odd, I don’t know how to thank heaven for how much Slash was able to give me with his music. Most of the songs chosen by Slash were assigned to the various performers he had in mind for this work. For example, Brian Johnson jumped at it, as “Killing Floor” was one of the first songs he learned to sing. Some songs, like “Oh Well“, however, immediately had a unique and adequate interpreter, in the case of Chris Stapleton. Both Chris Stapleton and Gary Clark Jr. (who sings on “Crossroads“) played several dates of the very long Guns N’ Roses tour (named up to a certain point “Not in this Lifetime”) and developed a certain chemistry with the curly-haired guitarist of British origin but transplanted to the United States since his early adolescence.

Iggy Pop is the only artist featured on both 2010’s “Slash” and “Orgy of the Damned.” In this work he sings in a very heavy and low tone, as in his 2019 album “Free”. Furthermore, Iggy is one of the few who chose the song to sing on this album. A dark and gorgeous cover of 1962’s “Awful Dream” and originally credited to “Lightning Hopkins“. I would certainly also point out the female performers on the album, who are simply crazy in terms of performance. One is the aforementioned Dorothy who plays the blues classic “Key to the Highway”, also known for the incredible cover by Eric Clapton. The other is the pop star Demi Lovato, who was helped a lot by Slash for some of her addiction problems and who has already worked with Slash for the rock remix of her “Sorry Not Sorry“. Demi was also the first performer of the album announced for the first time in a veiled manner in July 2023 and then officially in March 2024. What can we say about the presence of the historic Guns N’ Roses producer, Mike Clink, who took on recording duties at East West Studios and Slash’s personal studios, “Snakepit Studios” in Los Angeles. There are no particular overdubs and it is a live album and his new “Magnatone” amplifiers definitely have a certain weight in the whole thing.

I was very curious to hear Tash Neal and I must say that the guy knows a lot. His voice reminds me of a winning combination between Lenny Kravitz and Stevie Wonder and I’m sure that live he will be able to convey great emotions. The song he performs is “Living For The City“, by Stevie Wonder. Over the years, Slash has played and collaborated with the incredible Beth Hart several times. Her granitic, rocky, passionate voice, one of the most credible heirs of the immortal Janis Joplin. A song performed by Beth had also ended up in various collector versions of “Slash” and the song was called “Mother Maria” and it was splendid. The song chosen this time is “Stormy Monday” by T-Bone Walker, also brought to great success by “The Allman Brothers Band“, eight minutes of pure sonic lust and to be listened to strictly with soft lighting. A song that gives you goosebumps and is truly a gem.

This excellent album ends with an unreleased instrumental piece called “Metal Chestnut”. There was also a rumor that this track would be performed by Axl Rose, but this rumor turned out to be a colossal hoax in the end. An instrumental ballad with a mega solo, unmistakably Slash and with Michael Jerome‘s drums, Teddy Zig Zag Andreadis‘ piano and Johnny Griparic‘s bass, like precious ingredients that can give the listener three minutes of absolute lust.

Mauro Brebbia.