Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità durante la trasmissione Agorà , su Rai 3, risponde alla domanda su quali potrebbero essere le prime riaperture. E tra queste sicuramente non i concerti e i grandi eventi:
“Grandi raduni per concerti o nelle piazze metterebbero a rischio chi vi partecipa e i loro familiari”
Ha continuato, ipotizzando quindi anche la chiusura dei club nella stagione invernale:
“il primo elemento da escludere sono le attività che prevedono aggregazioni o presenza contemporanea di decine o centinaia di persone in spazi ristretti o chiusi. Non sono attività che possiamo immaginare finché non avremo un vaccino”
Una persona portatrice del coronavirus può far ripartire il contagio, questo è fuori dubbio. Per questa ragione sarà importante monitorare i nuovi contagi e, nel caso, tornare indietro rispetto alle aperture fatte. Oppure procedere passo dopo passo con nuove aperture. Tutto dipenderà da come si comporterà il contagio.
“Solo dopo che avremo visto che le misure adottate nelle prime settimane per il movimento delle persone possono garantire la non ricrescita dei casi”.
Lo stesso presidente di Live Nation Joe Berchtold aveva fornito la sua visione delle prospettive sui concerti e eventi live nei prossimi mesi. In un’intervista con la CNBC, Berchtold è rimasto cauto per il resto del 2020. Il virus ha interrotto gli eventi già da due mesi e gli esperti sanitari consigliano periodi prolungati di distanziamento sociale fino ad un ipotetico vaccino, un processo che potrebbe richiedere da 12 a 18 mesi.
Con molta probabilità tutti i grandi concerti slitteranno di un anno, al 2021, come è già avvenuto per i Pearl Jam, Eric Clapton, e alcuni festival come l’Hellfest hanno preso questa decisione.
E’ probabile che i grandi festival italiani come Firenze Rocks, Idays, Bologna Sonic Park, TODays, verranno quindi annullati o rimandati.
Durante un briefing con la stampa martedì (14 aprile), il Governatore della California Gavin Newsom ha indicato che non esiste un calendario specifico per modificare le restrizioni che sono state poste in risposta allo scoppio del coronavirus, ma ha detto che i concerti e gli eventi di massa saranno le ultime cose a tornare alla normalità .
Vasco Rossi ha spento le speranze per i concerti di giugno annunciando lo spostamento all’anno prossimo.
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